#Colletta20: una forma diversa per riscoprire il significato di un grande gesto
Caro Giovanni,
Ti scrivo perchè nelle scorse settimane mi hanno girato la lettera in cui annunciavi le decisioni prese dalla Fondazione per la Colletta Alimentare di quest'anno.
Volevo ringraziarti molto, perchè mi ha colpito il modo in cui il Banco Alimentare si è posto rispetto alla situazione che stiamo vivendo. In diversi dialoghi, sto usando quello della Colletta 2020 come esempio di come si può stare di fronte alle circostanze in un momento di cambiamento radicale (imposto dall'esterno, senza possibilità di controllarne le cause), approfittandone per mettere ancora più a fuoco il motivo per cui si fanno le cose e, quindi, senza la paura di cambiarne la forma.
Di fronte a qualche lamentela sulla fatica ad adattarsi o a cambiare o alla tentazione del "abbiamo sempre fatto così", la proposta che state facendo, per me, è stata di grande respiro ed è umanamente interessante. Non vuol dire che sia facile. Non vuol dire che il clima e il contatto con le persone durante la giornata della Colletta non mi/ci mancherà. Così la proposta di cambiare la forma del gesto, personalmente, sta diventando stimolo a prendere sul serio con gli amici questa sfida e ad essere creativi a nostra volta nel proporre di aderire alla Colletta così come sarà quest'anno, magari scoprendo che sarà possibile coinvolgere persone che prima non raggiungevamo e, in ogni caso, scoprendo qualcosa di più delle ragioni profonde per cui ci impegniamo in questo gesto.
Grazie di cuore e buon lavoro per le prossime settimane!