Signora, lei è cattolica?

Era la Giornata del Banco Alimentare, sabato pomeriggio a Roma. Entra nel supermercato una signora, direi vicina ai settant'anni, e io le porgo la busta in cui mettere i prodotti che vorrà donare. Dapprima sembrava non disponibile: “sono invalida, non posso portare pesi”; ed io: “ma anche una sola scatoletta!”.

Così mi ha chiesto di accompagnarla: “me le prende lei le cose per il Banco!”. Io ho acconsentito, ho lasciato la mia postazione, anche perché noi volontari eravamo numerosi, e la signora mi ha detto tutto ciò che dovevo prendere: il latte, gli omogenizzati, la pasta, i biscotti per i bambini...io non me lo son fatto ripetere due volte, anche se la cosa mi sembrava strana, e pensavo: “ma non è che poi vuole che paghi io?”.

Mi ha fatto osservazione perché avevo preso i biscotti più economici: “doveva prendere quegli altri, sono più buoni”.

L'ho accompagnata per tutto il percorso, l'ho aiutata a passare la cassa, lei ha pagato e abbiamo fatto una busta con la spesa sua e tre buste con prodotti per il Banco.

Ero proprio stupito; uscendo le ho chiesto: “signora, lei è cattolica?” e lei: “certo che sono cattolica!”; allora cavo di tasca una corona del Rosario e mostrandola le dico: “allora io dirò una preghiera per lei”; e la signora: “anche io pregherò per lei”. Che spunti fuori un rosario in un supermercato è cosa davvero rara...

Poi va via. Ma ritorna dopo mezz'ora: come se non avesse già dato abbastanza, era andata a casa, aveva messo mano alla sua dispensa, si era fatta riaccompagnare in macchina, e ci riportava non una busta, ma una borsa da supermercato piena.

Allora ho capito cosa voleva dire la frase di padre Pio “il Rosario è un'arma a cinquanta colpi”: non un'arma per uccidere, ma un'arma per dare gloria a Dio.

Massimo, Roma